Test F1-2023: chi ride e chi piange?

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Test F1-2023:

chi ride

e

chi piange?

 

 

Il tramonto rosso del Barhein, come il più classico dei sipari si chiude su questa prima ed unica sessione di test che i team hanno avuto a disposizione prima di iniziare,sempre dal circuito di Sakhir, la stagione 2023 di F1. La domanda è sempre la stessa degli ultimi anni. Chi esce dai test col sorriso e  invece chi, con il viso corrucciato? E ancora. Chi ha messo tutte le carte in tavola e chi ha bluffato? Chi ha fatto un passo avanti e chi uno indietro?

Come sempre difficile dirlo. Molto difficile. Impossibile.

Quelle che si possono azzardare sono considerazioni, sensazioni e percezioni rubate alle immagini trasmesse in TV. Soprattutto quelle dai “camera car”. Quelle in cui si possono vedere i movimenti del volante per capire se la vettura sia o meno bilanciata e magari leggere qualche informazione preziosa sul dashboard per scoprire in che modalità sta girando.

I”nemici” da combattere per tutti i team dalla notte dei tempi sono sempre gli stessi. Sottosterzo, sovrasterzo, bilancio, consumo gomme, affidabilità, e potenza. Negli ultimi anni si sono aggiungi anche altri parametri e componenti da monitorare come il porpoising, le mgu-h e mgu-k  l’esse-duct, l’effetto Coanda , i canali Venturi l’effetto suolo. E mi fermo qua perché l’elenco potrebbe continuare. Ora ditemi voi, con tutte queste variabili alla quale ne aggiungo un’altra enorme, ossia la quantità di carburante usato nei vari stint, come si può stilare una classifica più o meno virtuale dei vincitori e dei vinti di questa 3 giorni?

Difficile. Molto difficile. Praticamente impossibile.

E quindi come sempre abbiamo fatto negli ultimi anni da Sinfonia Motore non uscirà nessuna sentenza, ma semplicemente un’analisi il più possibile veritiera delle sensazioni e dei tempi, per quanto falsi o veritieri possano essere, visti in pista. E dunque. Credo che non scandalizzerò o farò arrabbiare nessuno se dico che la regina virtuale di questi test sia la coppia neo campione del mondo RedBull– Verstappen. La macchina anglo-austriaca guidata dall’olandese  è sembrata sin dal primo giorno un orologio dagli ingranaggi molto ben oliati e sincronizzati. Veloce. Precisa ma soprattutto (e qua la Ferrari a mio parere ha ancora un bel gap da colmare) costante, costante, costante sul passo gara. Tempi importanti ma che soprattutto non si degradano col passare dei giri. Insomma i “bibitari” e l’olandesino sembrano proprio aver ripreso da dove avevano lasciato . Vedremo poi quando i conti economici del 2022 , il famoso “budget cap”, saranno verificati (con il solito colpevole ritardo)se saranno in  regola o se anche quest’anno i catering decideranno il mondiale.

Detto questo dei campioni in carica vediamo gli altri.

Ferrari:

Sono stati giorni di luci ed ombre. Però, se vogliamo essere ottimisti, diciamo che le prestazioni sono andate in crescendo segno che ai box hanno svolto i programmi previsti e raccolto i dati di una vettura che è molto più diversa dalla SF-75 di quello che la primo impatto visivo possa sembrare. Mentre laRB19 è proprio un’evoluzione  della RB 18. Giusto così. Chi ha vinto prosegue sulla strada vincente chi ha perso cerca di prendersi dei rischi cambiando di più. E quindi è anche logico che abbia bisogno di più tempo per conoscere la vettura. Se invece vogliamo essere meno ottimisti e più realisti verrebbe da dire che alla fine sembra che tutto sia cambiato per non cambiare nulla.  Perché tolta la Ferrari del primo giorno , francamente non valutabile in quanto ha svolto un programma fatto di test su assetti estremi, la sensazione è che la prestazione ci sia ( come l’anno  scorso del resto) ma che il passo gara sia troppo condizionato dal solito degrado gomme. Degrado che  è stato e sembra ancora essere il tallone d’Achille  della SF-23 made in Maranello. E questo non è solo un problema ma è : IL PROBLEMA. Oltre a essere la chiave delle vittorie degli ultimi mondiali. Un vecchio slogan della Pirelli recitava :”la potenza è nulla senza il controllo” .   Aggiungerei, senza che il controllo duri almeno 2 ore. Perché i mondiali si vincono alla domenica e non al sabato. Alla fine credo per esempio che nel Gp alla domenica (occhio alle tante gare sprint al sabato quest’anno) vedremo un’ala posteriore diversa sulla Ferrari. Con più down force , perché con quella a medio carico vista nei test le gomme, soprattutto le gialle, durano meno della neve al sole.

Mercedes:

Per le frecce d’argento (quest’anno nere) scomodiamo gli antichi . E quindi se “Atene piange Sparta non ride”. O anche: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.

Sembra incredibile infatti che un team di tale prestigio e know-how ripeta per due anni consecutivi lo stesso errore. La W14 infatti sembra essere la naturale evoluzione della W13 in tutto e per tutto. W13 che tanti grattacapi problemi e frustrazioni ha dato ai suoi ingegneri, piloti e tifosi nella passata stagione. Quello che la Mercedes ha mostrato in questi 3 giorni non dà adito certo a facili entusiasmi nel team tedesco. E, ammesso che il team della stella a 3 punte non abbia brutalmente bluffato,  questo inizio di stagione potrebbe non essere in linea con le attese dei fans delle “Frecce nere”. In questa direzione vanno anche le dichiarazioni di Totò Wolff che non scarta,anzi, l’ipotesi di vedere in pista una versione B della macchina. Una versione rivista con forme più convenzionali , diciamo RB-mode,  abbandonando definitivamente la filosofia delle zero pods. Il che sarebbe una sconfitta a 360° per il team che più di tutti ha dominato gli ultimi due lustri della F1. Diciamo che quello che abbiamo visto nei test non è all’altezza della Mercedes insomma.

Aston Martin:

Chi invece sembra aver fatto un passo avanti e anche di notevole importanza è l’Aston Martin. La faccia di Alonso vista nei box è quella di uno che quest’anno ha tutte le intenzioni e le carte in regola per sedersi al tavolo presidenziale. In termini di presentazione e di passo la macchina inglese esce da questa sessione di test come la migliore dei motorizzati Mercedes. Mercedes compresa! Non ha impressionato il mondo sia chiaro, ma ha fatto vedere di essere una vettura,  un team in crescita, soprattutto solidi e con le idee chiare per quanto riguarda lo sviluppo e il percorso da intraprendere per arrivare nell’arco di una o due stagioni ad essere un potenziale contender per il titolo. La presenza di un due volte campione del mondo sarà preziosa come lo è stata quella di Vettel l’anno scorso.

MCLaren – Williams:

Per restare sulla PU tedesca cito McLaren e Williams assieme non a caso. Lo faccio perché a quanto visto in questi test sembra che i due team si siano scambiati prestazione competitività e know-how, con il team dell’ex Sir Frank che ha dato proprio l’impressione  di aver imboccato la strada giusta. Anche qua non si grida al miracolo ma certamente ,  sembra di cogliere un bel progresso rispetto alle ultime stagioni. E aggiungo che non mi meraviglierò se la futura versione B della Mercedes alla fine sarà molto simile a questa  FW45. Viceversa il team Orange esce da questa 3 giorni con qualche ansia e dubbio in più. E la sensazione avuta dalla TV ( comprese le immagini di pezzi legati col nastro) è quella di un team che avrà molto da lavorare se vorrà lottare per la platonica posizione del team “primo degli altri”. E dovrà farlo già a partire dal primo Gp.

Alfa-Haas:

Anche qua citate assieme perché accumulate dalla PU made in Maranello.Pole strappa applausi del venerdì a parte, l’Alfa e anche la Haas hanno inevitabilmente messo il loro futuro nelle mani dell’affidabilità del motore 066/10 ma anche delle varie componenti di propria produzione come il cambio saltato sulla vettura di Bottas. Comunque se la PU Ferrari confermerà la potenza e soprattutto l’affidabilità  promesse i due team hanno un pacchetto auto -piloti dotato della necessaria esperienza per raggiungere gli obiettivi previsti.

Alpine:

L’Alpine Renault è quella , secondo me, che non ha dato tantissime indicazioni sia in senso positivo che negativo. Presentata come una macchina ricca di idee innovative, nei test appena conclusi ha dato delle indicazioni a Ph7. Ovvero neutre. In pratica è proprio dove uno si aspetta di trovarla. E’un bene? Può essere. E’ un  male? Può essere. Sta di fatto credo, che per avere una reale valutazione del lavoro fatto dalla casa transalpina dovremo per forza aspettare le qualifiche ufficiali nella quale nessuno potrà più nascondere il potenziale a disposizione.

Alpha Tauri:

Sotto un certo punto di vista per la mini RB si potrebbe fare un copia incolla della valutazione fatta per l’Alpine. Nel senso che la PU che spinge questo  team faentino è quella campione del mondo, molti componenti della vettura sono gli stessi della RB quindi all’interno de pacchetto che si giocherà le posizioni di rincalzo al podio siamo sicuri che questo team come sempre negli ultimi anni risponderà presente. Magari piazzando anche il colpo gobbo come successo con Gasly a Monza nel 2020.

Quindi, ora che avete tutte queste elucubrazioni, prendetele e buttatele pure perché già da domenica potrebbero essere ampiamente smentite. Da Ferrarista vorrei che fosse proprio così perché quello che ho visto in questi giorni non mi è piaciuto.

Quindi prenderò a prestito dal calcio la chiosa del pezzo.

Una volta durante un’intervista al mitico “Paròn”  Nereo Rocco, allora sulla panchina del Padova, qualcuno ebbe a dirgli: “Vinca il migliore” e lui in tutto il suo pragmatismo tipicamente friuliano conscio di non allenare la squadra più forte replicò secco: “ Ciò speremo de no!”.

Buon campionato a tutti.

Sergio Mapelli

 

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