Surtees and the “Italians” (a Le Mans)

HEADER-TITOLO-BLOG-senza-foto

Surtees

and

the “Italians”

(a Le Mans)

 

(121 giorni a Le Mans)

 

“ITALIANS”.

Vi portate sempre appresso quel vostro ingegno e quelle invenzioni talmente assurde da risultare definitivamente geniali. Mi ero perfino innamorato del “vostro” colore, il rosso,prima in moto e poi in auto. Tanto da metterlo perfino nelle macchine che porteranno il mio nome, seppure una volta soltanto.

E poi quanto sbraitate.

Sempre.

Italians!

Soprattutto lui. Con quei suoi occhiali neri ammantati di penombra e quel naso tanto fino, al punto da accorgersi prima degli altri di come l’aria mutasse. Come successe in Messico, mandandomi a giocare un titolo mondiale con una livrea azzurra. Non ero in vena quel giorno(sarà stato il colore mi dico ancora oggi…) e se non fosse stato per Lorenzo (Bandini) non avrei portato a casa nessun titolo. Chissà cosa mi avrebbe detto se non ci fossi riuscito, fulminandomi con lo sguardo. Era innamorato di me più di quanto fosse disposto ad ammettere. Soprattutto verso se stesso. Io l’ho sempre stimato. Perché con uno così non potevi fare altrimenti, anche se ti avesse preso a pedate per l’eternità.

Piuttosto con Eugenio (Dragoni), si litigava  e basta. Lui non sopportava me e io non sopportavo lui. Poco male. Ci ha pensato lo stesso qualche tempo dopo a darmi il ben servito. Alla vigilia di Le Mans, dopo che a Spa avevo vinto un Gran Premio di Formula 1 sotto un diluvio epico. Il primo successo per Ferrari con le nuove monoposto tre litri. Non siete tutti uguali italians. Lorenzo invece era un amico. Un uomo vero. Fui contento per lui quando a Le Mans riuscii a vincere nel ’63 insieme a Scarfiotti mentre io, fui costretto al ritiro. L’anno dopo arrivammo terzi, dopo che avevo ottenuto il nuovo record della pista in qualifica. Insieme, non siamo riusciti a fare di più. Forse a entrambi ci è mancato il tempo per fare qualcosa d’importante.

Poco importa. Una vera amicizia è più forte di tutto questo.

Tra auto e moto. Quel che basta per essere veloci.

Sul soffio della vita. Ciao Italians…  È stato bello correre con voi.

In Francia, come altrove.  

“Sir John Surtees.”

logo sinfonia motore almanacco

logo sinfonia motore almanacco

RIPRODUZIONE VIETATA anche parziale senza il consenso scritto dell’autore
SinfoniaMotore – Tutti i diritti riservati. All rights reserved.