

Safe Safety Car
Meno male.
Una Safety.
Azzera i distacchi.
Sistema le cose.
Ai box, Ale me lo immagino torvo e ceruleo. Il blu degli occhi che esce dalle orbite. Un fulmine d’acqua in due distinte pupille. Ecco cosa dev’essere stato il suo sguardo in quel preciso momento. La tensione che divora e ammazza nervi e fibre muscolari. Un limite da non superare nel fisico, oltre che con la macchina in pista.
Il limite dell’incertezza.
E di una paura che fa fatica a dichiararsi a parole, ma che tutti provano indistintamente nel proprio animo agonico.
Fai fatica.
A dire, pensare. Ti é concesso solo di sentire. Resta il silenzio a raccontare tutto. Fino al prossimo turno di guida. Per quello che il destino ha riservato a Pier Guidi nel prossimo turno di guida.
Safe Safety Car.
Per ora Ale è salvo.
In attesa che il mondo sappia.
Chi abbia vinto la Le Mans del centenario.
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