Oscar finlandesi: finalmente la neve!

HEADER-TITOLO-BASSO-DI-STATURA

Oscar finlandesi:

finalmente la neve!

                                         

 

Il fatto che il Mondiale abbia finalmente ritrovato la neve mi ha emozionato al punto che c’ho messo quasi una settimana ad assegnare gli Oscar. Sì, quelli saccheggiati all’idea di Autosprint. Emiliano mi perdoni, c’ha tanta pazienza.

Miglior attore protagonista: Ott Tanak, logico. C’era chi lo aveva dato per finito dopo la prima gara, ecco i risultati. Ha vinto di testa, come sempre fanno i campioni.

Miglior attore non protagonista: Esapekka Lappi, sempre per restare nell’ovvio. Era casa sua e la velocità è sempre stata dalla sua parte, ma non mi aspettavo tanta velocità alla prima sul ghiaccio sulla Polo R5. Chissà che possa avere un programma serio (e un sedile iridato).

Miglior film: al Rally di Svezia, sceneggiatura tipo viale del tramonto. Le cose sono due: o gli svedesi si decidono ad andare a nord, o son dolori. Dicono che la Finlandia abbia fatto una gara da 110 e lode: cosa deciderà la Fia?

Miglior cortometraggio: Jari Huttunen, perché rompere il motore sulla prima prova speciale e ritirarsi non è roba che capiti tutti i giorni. Peccato, perché sul ghiaccio (e non solo) è sempre andato molto forte.

Miglior regista: Sebastien Ogier, che innevandosi ha regalato emozioni incancellabili a una parte del pubblico. Quello più antisportivo. Quanta strada dobbiamo ancora fare…

Migliori effetti speciali: Oliver Solberg. Settimo assoluto alla prima su una Plus è roba che non si sarebbe sognato neanche nella fiaba più bella. Adesso staremo a vedere.

Oscar al merito: Pierre-Louis Loubet, e non solo perché lo tifo senza ritegno. Bei tempi alla terza in carriera sul ghiaccio, al netto della foratura e del motore mattacchione. È un talento gigantesco, speriamo che non venga perso.

 

Menzioni speciali

 

Premio Scienziaeto (ovvero, a chi la fa più grossa): Thierry Neuville, ad honorem. La separazione da Gilsoul pesa e peserà ancora, tanto che i due se la vedranno anche in tribunale. Risultato: Monte perso e problemi di comunicazione fra pilota francofono e navigatore tedescofono che chissà quanto dureranno. Voto diesci.

Premio Diludendo: Sebastien Ogier, evidente. Vabbè che partiva primo (ha questa strana abitudine che lo frega, vincere Montecarlo con un braccio fuori dal finestrino), ma l’errore nell’ultima prova di sabato gli mangia una decina di punti fondamentali. Il campionato è lungo, ma peccato.

Premio Mandostai (ovvero, ma siete matti): per una volta il Mandostai non è polemico. Lo voglio assegnare alle medie, perché correre una gara a 121,7 di media e una Power Stage a 134,7 non è esattamente roba da persone di senno. Straordinariamente spettacolari. Bravi tutti.

 

 

 

Niccolò Budoia

 

logo sinfonia motore almanacco

RIPRODUZIONE VIETATA anche parziale senza il consenso scritto dell’autore
SinfoniaMotore – Tutti i diritti riservati. All rights reserved.