Un aereo

per

Le Mans

(137 giorni a Le Mans)

Dai, monta che è ora.

“Dott. Tozzi ci siamo. Adesso non si torna più indietro…”

E chi ci vuole tornare…indietro? Avanti miei prodi che è solo l’inizio! Mi basta arrivare alla poltrona dell’aereo. Adesso chiudo gli occhi e ne riparliamo in Francia. Oui, oui, bien, bien, “ca va sans dire”.

Quella roba lì insomma.

“ Oh dimo ban…andiamo a Le Mans!!”

No niente, già capito. Non siamo ancora arrivati in Francia e siamo già all’imprevisto numero 2. Fila non ricordo quale dell’Airbus che ci porta in Francia.

 Al mio fianco insieme a suo genero, Giuliano. Commissario di gara.

Di più.

Un anziano signore con l’entusiasmo di un quindicenne. E guai chi me lo tocca. Dimentico gli occhi gonfi e il sonno che mi pervade. Questa volta ti tocca.

“ È tutta la vita che sognavo di andarci. Finalmente. Non puoi capire.”

Tuta arancione. Una bandiera a bordo pista. Però l’entusiasmo è tutto di Giuliano. Fammi arrivare a me così alla sua età, che poi ne riparliamo. La sua parlata bolognese mi contagia. Mi si chiudono gli occhi ma non importa. Ci pensa Giuliano a tenermi sveglio.

“ Mo soccia…quand’è che arriviamo?”

Tutto l’entusiasmo del mondo insomma.

Impossible is nothing.

Va mo là che non c’è tempo da perdere.

Un giorno alla sua età vorrei poter sognare anch’io come Giuliano.

Cominciando a pensare a cosa farò da grande.

Prendendo un aereo per Le Mans.

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